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Bacco nazionale

creato da Elena Guarneri ultima modifica 20/06/2008 15:11

In periodo di post-vendemmia ItaliaPlease si e' fatta guidare da esperti del settore alla scoperta di rivelazioni, novita' e aspettative dal mondo di Bacco (virtuale)

Bacco nazionaleCome non parlare del dolce nettare, in questo periodo dell’anno? Così come per VinItaly, ci siamo fatti guidare da esperti del settore per tracciare un breve quadro del mercato enologico italiano che opera on-line.
Abbiamo ‘pescato’ i nostri interlocutori da tre ‘boutique’ virtuali del vino, di cui una a carattere più ‘generalista’ e due maggiormente radicate al territorio di appartenenza: Andrea Gaetano Gatti di Wineshop.it, Alberto Squilloni di Vinoshop.net (Toscana), Clemente Terribile di Enotique.it (Puglia).

IP: Quale vino vi viene maggiormente richiesto?
A.G.Gatti:
E’ difficile individuarne uno in particolare...Direi i rossi in generale, della fascia di prezzo media (£ 20.000 circa), toscani e piemontesi. Dei nomi? Chianti e Pinot Nero.
A.Squilloni:
Difficile identificare un solo vino. Comunque sicuramente i più richiesti sono i Super Tuscan.

Consigli per gli acquisti
Ecco alcuni consigli di Filippo Ronco, titolare del portale a 360 gradi Tigulliovino.it (prossimamente Tuttosulvino.it), per orientarsi nel mondo di Bacco.

Rivelazioni
Non mi piace parlare di "vino-rivelazione" dell’anno: ogni vino ha la propria storia e i propri difetti. Come si può parlare di uno soltanto? Possiamo fare riferimento, al limite, a una "azienda rivelazione" che, per me, è quella che conferma ogni anno le aspettative dei propri affezionati estimatori. L’azienda che, oltre a mantenere nel tempo uno standard qualitativo elevato, si impegna maniacalmente per migliorarlo.

Rossi-Bianchi: 1-0
Per condensare in una semplice frase il mio pensiero nella "disputa" bianchi o rossi, sono convinto che un importante (nel senso della struttura e del suo equilibrio) vino bianco difficilmente potrà competere con un altrettanto strutturato, equilibrato ed armonico grande rosso a livello di sensazioni olfattive, retronasali, strutturali e gustative.

Bianchi per i neofiti – Rossi per gli affezionati
I bianchi – generalmente meno alcolici, meno strutturati, spesso frizzanti e da bere freschi – sono più "semplici" da approcciare da chi si avvicina al vino per la prima volta. Attenzione, però, alle generalizzazioni: tra i vini bianchi ve ne sono di molto impegnativi, con gradazioni alcoliche elevate (per esempio alcuni passiti da vitigno bianco dell’estremo Nord e Sud Italia).

Un vino impedibile?
Tutti quelli che ricompri (sempre che confermino le aspettative).
Tutti quelli che ricordi a distanza di mesi.

Per concludere...
Fate appello alla vostra curiosità: fa bene al mondo vinicolo non fermarsi ai soliti noti.
Provare, provare, provare: ecco la parola d’ordine per conoscere il mondo del vino.
C.Terribile: Trattandosi di un’enoteca specializzata in vini pugliesi, questi sono senz’altro i più richiesti, e in particolare il Patriglione di Taurino.

IP: In un’ipotetica battaglia ‘vini bianchi-vini rossi’, chi ha la meglio?
A.G.Gatti:
Sicuramente i rossi, soprattutto quelli di medio corpo.
A.Squilloni: I rossi. In generale, i Rossi di Toscana sono molto apprezzati, ma anche il Vin Santo di alta qualità non scherza...Da non confondere con quello di grande distribuzione che riporta sull’etichetta "Vino liquoroso Vin Santo": costa poche migliaia di lire ma non è neppure lontanamente paragonabile a quello ‘vero’, sia nel processo produttivo che nel gusto.
C.Terribile: I rossi sono sicuramente i più venduti, anche se i bianchi stanno riconquistando terreno. Però questa distinzione ‘bianchi-rossi’ non mi piace: distinguerei piuttosto tra vini buoni e non.

IP: Quali sono le aspettative per la vendemmia in corso?
A.G.Gatti:
Media la quantità, buona la qualità.
A.Squilloni: La qualità sarà buona. Per quanto riguarda, invece, l’andamento del mercato, non possiamo fare anticipazioni dopo i fatti di New York dell’11 settembre, che potrebbero influire molto negativamente sulle vendite di un bene costoso come il vino.
C.Terribile: Ogni anno ascolto previsioni di esperti che puntualmente non si avverano. Preferisco non farne.

IP: Che riscontro avete sul mercato estero?
A.G.Gatti:
In percentuale, riceviamo circa l’86% degli ordini dall’Italia e il rimanente 14% dall’estero, ma quest’ultimo genera il 73% del fatturato complessivo, con un valore medio degli ordini di £ 340.000 contro le £ 170.000 di quelli dall’Italia.
A.Squilloni: Fino ad ora abbiamo lavorato solo con l’Italia, ma prima degli attentati di New York avevamo ricevuto delle proposte dagli USA, che per il momento non si sono concretizzate.
C.Terribile: Circa il 15% delle nostre vendite è diretto al mercato estero, che è quasi esclusivamente UE.

IP: Un vino da regalare (o da bere) assolutamente?
A.G.Gatti:
Nella fascia alta, lo Sciacchetrà delle Cinque Terre. Molto richiesto soprattutto dagli stranieri.
A.Squilloni: Il Pinot Nero Villa di Bagnolo, prodotto in poche migliaia di bottiglie l’anno.
C.Terribile: Ce ne sono molti. L’ultimo che ho provato è Opus One ’97 di Mondavi-Rothschild: di colore rubino intenso, al naso ricorda la confettura di mora e l’amarena, ed in bocca ha una struttura notevole. Davvero un gran vino.


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Vinoshop.net - - vino e prodotti tipici della Toscana. Dal virtuale direttamente sulle vostre tavole
Enotique.it - - vetrina virtuale di vini e olii dalla Puglia (ma non solo)
Tigulliovino.it - - portale a 360 gradi sul vino: informazioni, locali e iniziative sul nettare di Bacco
 

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