Tu sei qui: Portale Italiaplease MEGAzine Giro d'Italia Palermo: odori, fascino e ristoranti a poche lire
Azioni sul documento

Palermo: odori, fascino e ristoranti a poche lire

creato da Ventrix ultima modifica 20/06/2008 15:10

Contaminata dalle innumerevoli popolazioni e culture dalle quali e' stata attraversata, Palermo e' dura e penetrante; gli odori sono forti, i colori decisi e intensi. Le persone orgogliose e gentili, ma per nulla affettate. Entriamo nella Kalsa e nella Vucciria

Entrare nella Kalsa (dall’arabo khalisa, "puro"), il quartiere cittadella costruito dai saraceni prima dell’anno 1000, è come ritornare indietro negli anni, la zona è ricca di importanti monumenti, palazzi e chiese di immenso fascino, molti edifici mostrano ancora i segni dei bombardamenti avvenuti durante la seconda guerra mondiale.

La Kalsa
Proprio nella Kalsa, è consigliata la visita a Palazzo Abatellis in via Alloro 4, sede della Galleria Regionale. Ospita una mirabile collezione d’arte siciliana che va dal XII al XVIII secolo e che presenta il "Trionfo della morte", un affresco dal quale pare che Picasso abbia preso ispirazione per il suo celebre dipinto Guernica. Altro importante gioiello è l’Annunziata di Antonello da Messina.
A poca distanza dal museo si trova Palazzo Mirto: casa-museo con arredi originali situato tra le vie Lungarini e Merlo, è un palazzo del '600 rimaneggiato nel '700 e nell'800. Tra gli ambienti, salottini cinesi in cuoio, una sala di arazzi, una camera da letto con tele del Velasco e una sala da pranzo con soffitto ligneo. Nelle vicinanze c’è la bella Piazza Marina con al centro un giardino ben curato dove si può ammirare un gigantesco "Ficus magnolide". Altri notevoli esemplari di questo maestoso albero si possono ammirare nel bellissimo Orto Botanico, in Via Lincoln, nei pressi del Foro Italico, vicino al mare. L’Orto effettua orario continuato (escluso la domenica) ed e’ un buon luogo per trovare un po’ di ombra e riposarsi riparati da alberi di tantissime specie diverse.
Di particolare interesse architettonico, sempre in Piazza Marina, e’ Palazzo Chiaromonte, oggi sede dell’Università, dove nel 1601 vi trovò sede il Tribunale dell’Inquisizione. Per vari decenni molte esecuzioni avvennero proprio nei giardini antistanti. Sempre nella piazza vi sono diversi ristoranti con possibilità di mangiare all’aperto. Tra questi va segnalato "Il crudo e il cotto": buonissimi gli antipasti e i primi piatti con melanzane, basilico, menta, finocchio selvatico e pesce, e "La cambusa", un po’ più caro ma con maggiore scelta.

Vucciria
Uscendo da Piazza Marina con il mare alle spalle prendendo il trafficato Corso Vittorio Emanuele, sulla destra, prima di arrivare in Via Maqueda si entra nel bellissimo mercato della Vucciria, resa famosa anche dal dipinto di Renato Guttuso. Qui i colori, gli odori, i sapori e le voci di Palermo sono concentrati, spingersi nei vicoli dove i commercianti invitano a visionare i loro prodotti e’ un’attrattiva.
I banchi del pesce, della verdura e delle spezie sono ricchi di merce. Qui si può mangiare veramente con poche lire gustando i prodotti locali. Ecco una piccola friggitoria che propone panini imbottiti con tutto quello che si può friggere: panelle, frittelle di farina di ceci, melanzane, polipetti e di tutto un po’. Se volete stare più comodi scegliete la trattoria "Shangai", che non è un ristorante cinese, ma - come ci ha spiegato il proprietario - prende il nome dal panorama che si gode dalla terrazza. Trovandosi proprio nella piazza del mercato, vicino ai banchi del pesce, dall’alto pare infatti di trovarsi in un variopinto mercato orientale. Non fatevi trarre in inganno dall’entrata, la qualità e buona ed anche i prezzi

Dal "Cane di terracotta" di Andrea Camilleri "Andarono alla Vucciria. Livia era stordita e stravolta dalle voci, dagli inviti, dalle grida della mercanzia, dalla parlata, dalle contraddizioni, dalle fulminee risse, dai colori così accesi da parer finti, pittati. Il sciàuro del pesce frisco si mescolava a quello dei mandarini, delle interiora d’agnello bollite e cosparse di caciocavallo, la così detta mèusa, delle fritture, e l’insieme era una fusione irripetibile, quasi magica."

Il nostro viaggio continua con
Palermo - Incrocio di culture

Categorie
Links
Beniculturali - - sito della Regione Sicilia, Assessorato dei Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione
Palermo on line - - sito ufficiale del Comune di Palermo
 

Realizzato con Plone

Questo sito è conforme ai seguenti standard: